Su questa guida trovi tutto quello che ti serve sapere sull’assegno bancario.
Se hai dei dubbi su come usare un assegno bancario, vuoi sapere come si compila un assegno bancario in maniera corretta, e come si riscuote – qui trovi tutte le informazioni più aggiornate.
Questa guida agli assegni bancari è un’esclusiva del sito La Banca Online. Come sempre, ti invitiamo a contattare la redazione nel caso dovessi avere qualche domanda sull’assegno bancario al termine della lettura.
Che cos’è un assegno bancario?
L’assegno bancario è un ordine di pagamento con cui è possibile incassare o trasferire del denaro tramite un istituto di credito.
Tecnicamente, è uno strumento di credito, emesso da una banca, con il quale è possibile riscuotere denaro presso la medesima banca.
L’assegno è sempre stato uno dei metodi più diffusi per fare e ricevere dei pagamenti.
Per la gestione di un assegno bancario vi sono tre soggetti coinvolti:
- il traente: cioè chi ordina il pagamento,
- il beneficiario, cioè chi riceve il denaro,
- il trattario, cioè la banca che emette il pagamento.
L’assegno bancario, contenuto in un carnet (libretto di assegni), si richiede alla propria banca dopo aver aperto un conto corrente ed è composto da due parti: una matrice e l’assegno vero e proprio.
Esistono vari tipi di assegni, tra cui l’assegno bancario non trasferibile.
Anche se, tra gli strumenti di credito, l’assegno è molto meno utilizzato rispetto a solo qualche anno fa, si tratta di un metodo di pagamento ancora molto diffuso: soltanto nel 2017, in base ai dati di Altroconsumo, ne sono stati emessi ben 165 milioni.
Che cos’è un assegno ‘non trasferibile’?
L’assegno non trasferibile prevede che soltanto il beneficiario indicato sull’assegno possa presentarlo in banca per riscuotere la somma.
Tutti gli assegni che hanno un importo pari o superiore ai 12.500 euro sono non trasferibili per legge. (Fonte: Gazzetta Ufficiale)
Per definizione, inoltre, gli assegni bancari sono non trasferibili: su ciascun assegno del carnet consegnato al titolare del conto corrente che ne fa richiesta, infatti, vi è stampigliata la dicitura “non trasferibile”.
Vi sono anche anche assegni non trasferibili, o in bianco: questo tipo di carnet va richiesto espressamente alla banca.
Gli assegni trasferibili consentono a chiunque li presenti presso la banca di riscuotere l’importo indicato.
Come si emette un assegno bancario?
Oltre alla matrice, che resta come promemoria nel libretto di assegno quando si stacca l’assegno, l’assegno bancario è composto dal fronte e dal retro.
Il fronte dell’assegno bancario comprende dei campi precompilati, tra cui il numero progressivo dell’assegno, il nome della banca e le coordinate del conto corrente a cui è collegato, e altri che vanno compilati dal traente.
Gli elementi che devono essere inseriti sono la data e il luogo dell’emissione, l’importo in cifre e in lettere, il nome del beneficiario e la firma di chi emette l’assegno.
Il retro dell’assegno contiene il campo da compilare per la girata.
Ecco i fattori obbligatori da inserire per l’emissione dell’assegno:
- La data e il luogo di emissione
La data si scrive indicando il giorno, il mese e l’anno, mentre il luogo è il nome del comune. Ecco un esempio: “Milano, 19 Marzo 2019”.
- L’importo in cifre e in lettere
Quando si scrive l’importo vanno sempre inseriti i decimali, anche se la cifra è tonda.
L’importo va indicato sulla riga dei numeri e su quella delle lettere, e in entrambi i casi i due decimali si scrivono in cifre, in questo modo:
Importo in cifre: 500,00 Importo in lettere: Cinquecento/00
Importo in cifre: 720,46 Importo in lettere: Settecentoventi/46
Se i due importi non concordano, fa fede il numero scritto con le lettere.
- La firma
La firma di chi emette l’assegno è quella del titolare del conto corrente, e per questo motivo deve essere la stessa di quella registrata in banca al momento della sottoscrizione del conto.
- La girata
Sul retro dell’assegno spesso si trova la dicitura “girate”: fino ad anni recenti, il beneficiario poteva trasferire l’assegno ad un terzo soggetto semplicemente apponendo la propria firma in questo spazio sul retro.
Oggi, però, le normative sempre più stringenti in teme di riciclaggio di denaro hanno reso praticamente impossibile girare l’assegno.
Come si incassa un assegno bancario?
Per incassare un assegno bancario è sufficiente recarsi presso la banca che ha emesso l’assegno, oppure una presso una sua filiale, fornendo un documento di identità valido.
Per quanto riguarda i tempi di incasso, cioè il periodo di tempo massimo entro cui il beneficiario deve presentarsi allo sportello della banca per la riscossione del credito, questi variano in base al comune di residenza del beneficiario.
Ecco uno schema:
- Entro 8 giorni dalla data di emissione nel caso in cui la banca e il beneficiario risiedono nello stesso comune;
- Entro 15 giorni dalla data di emissione nel caso in cui la banca e il beneficiario risiedono in comuni diversi;
- Entro 20 giorni dalla data di emissione il beneficiario risiede in un Paese esterno europeo o del bacino del Mediterraneo;
- Entro 60 giorni dalla data di emissione nel caso in cui il beneficiario risiede in un altro continente.
L’assegno digitale
Dal luglio 2018, tutti gli assegni cartacei versati in banca sono trasformati in documenti digitali – gli assegni digitali.
Ciò avviene in conformità alle procedure del CIT, acronimo di Check Image Truncation, che permette la digitalizzazione dei documenti.
A patto che l’assegno contenga, come previsto dalla legge, tutti gli elementi necessari per la riscossione del credito, dal punto di vista pratico non vi sono differenze per il beneficiario nè cambiano le modalità di versamento o di utilizzo degli assegni.
La digitalizzazione dei documenti si traduce nel risparmio di tempistiche e di costi.
Nel caso in cui vi sia il mancato pagamento di un assegno digitale, la banca fornisce al cliente una copia cartacea conforme, in cui ci sono le informazioni per il mancato pagamento, che ha la stessa validità del documento cartaceo.
A proposito degli assegni digitali, l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, mette in guardia gli utenti del web dai negozi on line che richiedono la foto di un assegno nel caso di un acquisto a distanza.
Sono soltanto le banche a creare delle immagini digitali dell’assegno, che continua ad esistere e a circolare nella sua versione tradizionale.